OSTEOPATIA NEL POST TRAUMA

L’intervento dell’Osteopata immediatamente dopo un trauma va sempre contestualizzato e valutato attentamente. Non si può procedere al trattamento fino a che non ci sia la certezza che il paziente non abbia riportato lesioni, che rappresentano una controindicazione assoluta al trattamento osteopatico (ad es. una frattura). In caso di assenza di lesioni si potrà procedere, con le dovute accortezze, alla terapia. Solitamente non si va mai in prima battuta sulla zona traumatizzata, e si preferisce un lavoro a distanza. L’obiettivo sarà quello di:

  • ridurre il dolore;
  • ridurre l’edema prodottosi a seguito del trauma;
  • ridurre i tempi di recupero (fattore importante in tutti i pazienti ed in particolare nello sportivo);

Per un Osteopata anche esiti di vecchi traumi, soprattutto se non trattati e risolti quando si sono verificati, possono assumere un importante significato. Infatti essi, a distanza di tempo, possono andare a creare dei problemi a distanza, che non si risolveranno finché non si andrà a lavorare e risolvere sulla vera causa, che è appunto il trauma pregresso. Un classico esempio è un dolore lombare che insorge a distanza di tempo, magari mesi o anni, dopo una distorsione di caviglia. Grazie ad un approccio manuale globale, insieme ad una attenta anamnesi (raccolta dei dati), un Osteopata può ritrovare la causa del disturbo proprio in quella caviglia risolvendo il problema.

L’Osteopata ha inoltre un ruolo importante nel trattamento del colpo di frusta, ovvero di quell’evento traumatico che colpisce il tratto cervicale della colonna a seguito soprattutto di incidenti stradali.