IL TORCICOLLO

Il torcicollo è uno dei motivi di consulto più richiesto nell’ambito dell’osteopatia pediatrica. E’ caratterizzato da una contrattura più o meno importante della muscolatura del collo del bimbo, con conseguente atteggiamento viziato del capo e limitazione nel movimento. Spesso si associa alla plagiocefalia, altro motivo di consulto molto frequente.

Ci sono 3 categorie di torcicollo:

  • torcicollo muscolare congenito – problema di natura pediatrica caratterizzato da una inclinazione persistente del capo dal lato interessato, con il mento ruotato verso la spalla opposta. Rappresenta la forma di torcicollo più difficile da migliorare e solitamente richiede, oltre alla terapia osteopatica, anche un intervento fisioterapico-riabilitativo. Per diagnosticarlo è necessaria la valutazione clinica del pediatra, che richiederà per confermare la diagnosi una ecografia dei muscoli del collo, in cui si valuterà il grado di interessamento del muscolo Sternocleidomastoideo, principale responsabile del problema. Oltre ad una forte contrattura, il muscolo presenterà delle tumefazioni spesso palpabili. Fondamentale l’intervento manuale per ripristinare la corretta mobilità del collo ed evitare alterazioni posturali a distanza, che possano coinvolgere ad esempio la colonna vertebrale o le spalle;
  • torcicollo muscolare o miogeno – problema meno grave del precedente, legato ad una contrattura e un accorciamento dello sternocleidomastoideo (il muscolo del collo nominato in precedenza). Tale muscolo non avrà lesioni come nel caso precedente.
  • torcicollo posturale – situazione sfumata, non patologica, in cui il bambino presenterà una semplice preferenza posizionale del capo.

Come interviene l’osteopata?

L’osteopata può intervenire efficacemente in tutte e tre le condizioni, sapendo però che presentano differenti gradi di severità e quindi probabilmente richiederanno tempi di correzione differenti, più lunghi nel caso del torcicollo muscolare congenito, più brevi negli altri due casi.

A prescindere, un osteopata attento valuterà sempre tutto il bambino nella sua globalità, non solo l’area del collo: questo perché molto spesso il problema non riguarda solo l’atteggiamento viziato del collo, ma coinvolge tutta la postura del bimbo, che andrà attentamente valutata e trattata. L’obiettivo sarà quello di recuperare progressivamente i movimenti completi del collo, in quanto inizialmente il bimbo avrà difficoltà più o meno evidenti a girare il collo da un lato. Inoltre lo specialista valuterà e tratterà le asimmetrie posturali a distanza, presenti a carico della colonna vertebrale, del bacino, degli arti, ecc..

E’ fondamentale la diagnosi precoce e di conseguenza un intervento terapeutico nei primissimi mesi di vita: questo vale certamente per il torcicollo muscolare congenito, ma anche per le forme lievi le quali, se non si interviene in tempo, possono lasciare delle asimmetrie che si potrebbero protrarre per lungo tempo.

E’ quindi errato pensare che il torcicollo, così come le asimmetrie craniali, siano destinate a “sistemarsi da sole”: è sempre bene affidarsi allo specialista e affrontare il problema.

I genitori, e la famiglia in generale, vengono sempre attivamente coinvolti nella risoluzione del problema: saranno infatti invitati a svolgere una serie di esercizi a casa, ma anche ad avere accorgimenti riguardanti ad esempio le posture durante il sonno e durante l’allattamento

Leave a comment